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La logica penitenziale che lascia indietro l’Italia sui vaccini

A health worker prepares a shot of COVID-19 vaccine during a mass vaccination for elderly people above the age of 60 in Jakarta, Indonesia, Wednesday, Feb. 24, 2021.(AP Photo/Tatan Syuflana)
A health worker prepares a shot of COVID-19 vaccine during a mass vaccination for elderly people above the age of 60 in Jakarta, Indonesia, Wednesday, Feb. 24, 2021.(AP Photo/Tatan Syuflana)
  • Forse abbiamo un problema di pensiero, prima ancora che di politiche. Un pensiero ancora ampiamente venato di cattolicesimo ancestrale che non riesce a disgiungere il concetto di malattia da quello di punizione divina, per salvarsi dalla quale serve un’adeguata penitenza e una rigida clausura.
  • Non certo cose terrene come la ricerca, la tecnologia, la logistica e l’efficienza della amministrazione pubblica.
  • Tipico di un pensiero educato al metodo scientifico è anche adottare strategie nuove per rispondere in tempi rapidi alle minacce, come sembra aver fatto il Regno Unito modificando gli schemi temporali di somministrazione dei vaccini.

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