- Enrico Letta che ha auspicato di avere Mario Draghi come presidente del Consiglio “almeno” fino alla scadenza naturale della legislatura del 2023.
- Le implicazioni di quell’ “almeno” sono rilevanti. Primo: il Pd non vuole indicare Draghi al Quirinale a inizio 2022, perché lo preferisce a palazzo Chigi.
- Secondo: il Pd vorrebbe Draghi alla guida del governo anche dopo le elezioni politiche. E questo significa andare dagli elettori e dire che nessuno dei tanti leader del Pd, neppure il suo segretario, ambisce a fare il presidente del Consiglio.
Nel clima di cordiale trasversalità del Meeting di Rimini, nessuno ha reagito alle parole del segretario del Partito democratico Enrico Letta che ha auspicato di avere Mario Draghi come presidente del Consiglio “almeno” fino alla scadenza naturale della legislatura del 2023. Le implicazioni di quell’ “almeno” sono rilevanti. Primo: il Pd non vuole indicare Draghi al Quirinale a inizio 2022, perché lo preferisce a palazzo Chigi. Secondo: il Pd vorrebbe Draghi alla guida del governo anche dopo



