- Le popolazioni civili, inclusi i più vulnerabili, donne e bambini, disabili, anziani, hanno continuato a fuggire, senza avere alternative, alimentando una tendenza alla crescita del numero di persone costrette ad abbandonare le proprie case che non accenna a diminuire da quasi dieci anni.
- La popolazione delle persone in fuga è ampia e rappresenta l’1 per cento dell’umanità. Se questi 82 milioni di persone formassero una nazione, sarebbe il diciottesimo paese al mondo per numero di abitanti subito dopo la Germania.
- La pandemia ha avuto inoltre un impatto negativo sulla disponibilità di posti messi a disposizione dagli stati per il reinsediamento dei rifugiati sui loro territori, che ha raggiunto il livello più basso nel corso degli ultimi 20 anni.
Il 23 marzo 2020, nel pieno divampare di una pandemia che avrebbe causato enormi sofferenze per il mondo intero, il segretario generale dell’Onu António Guterres, invocava il cessate il fuoco globale. Contro un nemico comune, che attacca tutti indiscriminatamente, era necessario proteggere i più vulnerabili, compresi gli sfollati e i rifugiati, che avrebbero pagato il prezzo più alto e rischiato ulteriori sofferenze e perdite. «La furia del virus – affermò perentorio il segretario generale – so



