- Schiacciati sul presente, incapaci di guardare al futuro, non riusciamo a dare un senso alla spaventosa fragilità che ci si è improvvisamente palesata davanti, facendoci risvegliare, ricordandoci ciò che pareva dimenticato.
- È stato come un avvertimento, per farci sentire il nostro essere umani, viventi tra gli altri viventi.
- Comprendere il passato, spiegarlo, è compito degli storici e di tutte le istituzioni che si sono date il compito di preservare e trasmettere la memoria. Costruire sul passato è compito della politica, è la radice della civiltà che in esso trova legittimazione.
Se è vero che la storia non finisce mai, è anche vero che vi sono cesure e sconvolgimenti che ne cambiano il corso, come se essa dovesse davvero ricominciare. Oggi ci troviamo in uno di quei momenti, incappati come siamo in uno di quei tagli netti tra un prima e un dopo. Gli storici scriveranno del 2020 come dell’anno del Covid-19 che ricorderanno come la (prima) grande pandemia del XXI secolo. Mentre noi ci guardiamo ancora intorno, contando contagiati e deceduti, è però vero che quello che orm



