In nessun paese occidentale si parla tanto di politica come in Italia. Non solo quando ci sono le elezioni. Anzi, paradossalmente, il momento del voto è quello che attira meno, come dimostrano i tassi di astensionismo in crescita.

Forse perché anche e soprattutto chi ha passione politica si sente frustrato a ridurre la partecipazione alla vita pubblica a una croce a matita. Intorno a quel gesto un po’ banale, si è sfarinato tutto: prima sono finite le ideologie, poi le culture politiche, infine i partiti, sostituiti da movimenti personali o entità che rinunciano a qualsiasi connotazione (Azione di Carlo Calenda, per dire, si definisce “un luogo di mobilitazione”), infine la crisi dei sindacati e dei media.

La politica italiana è diventata un vuoto con molto chiacchiericcio intorno: nei talk show, certo, ma anche nella nostra vita privata.

I leader come personaggi da social, le politiche come argomenti di polemica quotidiana, le grandi questioni valoriali come occasione di posizionamento degli influencer.

Per riempire questo vuoto con idee e argomenti nasce quindi Politica, il nuovo mensile abbinato al quotidiano Domani, curato da Marco Damilano.

Politica per rivendicare l’importanza di una parola svilita nella stagione dell’anti-politica, quella che ha distrutto senza costruire. E politica con la “a” perché non ci può essere azione civile oggi senza una prospettiva di parità, non solo nel linguaggio ma anche nel linguaggio.

Con l’aiuto di nuovi e spesso sorprendenti collaboratori, Marco Damilano svilupperà in queste pagine l’esercizio che attua in tutti i suoi articoli: prendere l’attualità e inserirla in una prospettiva più lunga, temporale e spaziale, ricucire gli strappi, identificare le continuità.

Per riempire, un numero dopo l’altro, quel vuoto e ricostruire la passione politica partendo dalle idee e dalla storia, i due antidoti migliori di cui disponiamo contro l’età del cinismo.

Damilano ci ha aiutato a semplificare nella sua stagione degli “spiegoni”, ma questo è il momento di ricostruire la complessità di fronte a chi la nega, di ricordare la storia di fronte a chi vuole marciare su Roma predicando il nuovo. Dopo queste elezioni, servirà molta Politica. 


Nasce un nuovo mensile di Domani, Politica, a cura di Marco Damilano, ex direttore dell’Espresso, conduttore televisivo e firma di Domani. 

Dal 20 settembre ogni mese uno spazio di analisi, riflessione e dibattito.

Il tema del primo numero è Il vuoto, alla vigilia delle elezioni che possono cambiare il paese. Politica lo trovate in edicola dal 20 settembre o sulla app di Domani.

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