DIETRO LA TELEFONATA tra i due leader

La politica delle pulsioni: con Trump-Putin si torna agli schemi ottocenteschi

Il rapporto diretto e riservato tra leader ripristina l’approccio archetipico alle trattative in geopolitica, per cui le soluzioni sono il frutto di accordi tra le parti forti. Una politica del fatto bruto che trasforma in diritto tutto ciò che risulta più conveniente, facendo strame della grande conquista novecentesca – quella che imponeva regole stabili e certe agli stati

Trump chiama Putin, e l’orizzonte si tinge d’arcobaleno. Di certo, è un bene che si cominci a delineare uno sfondo di fine conflitto. Tuttavia, l’idea di porre termine a una guerra lunga tre anni con l’alzata di una cornetta non implica solo la volontà di far valere contrattazioni bilaterali, a sfregio del più tradizionale multilateralismo. Ben più che questo, il rapporto diretto e riservato tra i leader sottintende il ripristino di un archetipico approccio alle trattative in geopolitica, per cu

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE