Messa da parte la crisi di governo, assorbita la sorpresa per la scoperta dell’esistenza del “responsabile” senatore Alfonso Ciampolillo, sulla scena politica italiana irrompe la realtà. Quella nuda e cruda del lavoro che non c’è, di quello che si è perso, e di quello che non si troverà più. È lo tsunami provocato dalla pandemia che ha colpito 12 milioni di lavoratori insieme alle loro famiglie, e che renderà esplosiva la situazione sociale nei prossimi mesi. I dati dell’ultimo rapporto del Cnel sono allarmanti, la crisi ha colpito tutti, senza distinzione, «lavoratori dipendenti e autonomi, per i quali l’attività lavorativa è stata sospesa o ridotta». I contratti di molte categorie sono bloccati, l’occupazione è calata del 2 per cento, quella giovanile del 4, aumenta il precariato, cresce il mondo degli “invisibili”.

Un pianeta a sé, fatto non solo di rider e di braccianti agricoli, ma di insegnanti, medici e personale sanitario, disoccupati cronici e pensionati che non ce la fanno a reggere e si offrono sul mercato del lavoro nero. Un universo che domani si prenderà la parola a Napoli, nel cuore di uno dei simboli della crisi di questi mesi terribili, la Whirlpool, lo stabilimento specializzato nella produzione di lavatrici di alta gamma.

Trecento lavoratori, più centinaia dell’indotto, dal 1° aprile rischiano il posto di lavoro se non si trova una alternativa alla cessazione della produzione. Nel salone della fabbrica trasformato in teatro sfileranno i precari. “Invisibili in movimento”, si chiama l’iniziativa lanciata da Aboubakar Soumahoro. «Siamo di fronte a una crisi che non è passeggera. I dati offerti dal Cnel, e soprattutto la condizione reale di milioni di lavoratori, ci dicono che siamo di fronte a una vera e propria frattura sociale, una disgregazione del corpo vivo della società, provocato da una crisi economica che la pandemia ha contribuito ad accelerare», dice Soumahoro.

Il sindacalista traccia una mappa della sofferenza sociale e della precarietà. «Non più solo braccianti delle campagne, ma giovani intellettuali disoccupati, insegnanti precari, medici e infermieri, partite Iva sempre in bilico, rider. Ci rendiamo conto della distanza siderale che passa tra questa realtà e il dibattito sulla crisi del governo Conte? La verità è che il paese reale, fatto da quei soggetti che vivono nel cuore di una crisi sociale che li spinge verso l’impoverimento, non crede più nella narrazione del potere politico».

Gli artisti

L’iniziativa di Napoli è stata preceduta da decine di riunioni, assemblee e contatti. Ed è accompagnata dalla solidarietà di una serie di artisti. Il vignettista Makkox (Marco D’Ambrosio) ha offerto la grafica dell’evento, sul palco, o collegati via internet, ci saranno Roy Paci, Flavio Insinna, l’attrice e regista Sonia Bergamasco, e altri che stanno aderendo in queste ore. In collegamento da Riace anche Mimmo Lucano. Per Soumahoro «la dimensione della crisi è ormai trasversale, siamo entrati disuguali nella tempesta della pandemia, ne usciremo ancora più disuguali. Il problema non è più ristretto alle misure tampone, che pure sono essenziali per affrontare l’emergenza povertà, ma si allarga al modello di sviluppo del paese, a come vogliamo redistribuire la ricchezza, alla concezione stessa del lavoro. Che è fortemente legata alla qualità della democrazia». Alla manifestazione di Napoli sarà possibile partecipare anche online, a partire dalle 11 di domani.

 

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