il commento dell’ecfr

La presidenza francese non ha mantenuto le promesse sul clima

FILE - In this Oct.6, 2020, file photo, French President Emmanuel Macron talks in Paris. Intensive care wards across France are filling up again with COVID-19 patients. When protesting Paris public hospital workers confronted Macron to demand more government investment, he said: \\\"It's no longer a question of resources, it's a question of organization.\\\" (AP Photo/Lewis Joly, Pool, File)
FILE - In this Oct.6, 2020, file photo, French President Emmanuel Macron talks in Paris. Intensive care wards across France are filling up again with COVID-19 patients. When protesting Paris public hospital workers confronted Macron to demand more government investment, he said: "It's no longer a question of resources, it's a question of organization." (AP Photo/Lewis Joly, Pool, File)
  • Finisce la presidenza di turno francese Ue, ed è tempo di bilanci. L’ultima speranza di chiudere questi sei mesi con un bel ricordo è riposta nell’Europarlamento, che può affossare la tassonomia ben poco green voluta proprio dalla Francia, e che ha votato lo stop alla vendita di auto a combustione interna entro il 2035.
  • Per il resto la Francia non ha sfoderato la determinazione sul clima che un paese della sua levatura avrebbe potuto imprimere. Certo, il frangente geopolitico complicato e le divisioni interne all’Ue non hanno facilitato il compito.
  • Anche se la battaglia per una giusta attuazione del Green Deal in un contesto geopolitico temibile non è ancora vinta, non è nemmeno persa. Nel momento in cui la Francia passa il testimone alla presidenza ceca, dovrebbe impegnarsi a collaborare e sostenere le prossime presidenze per portare avanti l'azione per il clima.

Si conclude la presidenza di turno francese in Ue, e la comunità di analisti rivolge la propria attenzione sulla valutazione dei risultati ottenuti da Parigi su diversi dossier. Per quanto riguarda il clima, dopo un G7 che finisce per ripristinare l’investimento in infrastrutture per il gas come «una opportuna risposta temporanea» in vista della crisi energetica, tutti gli occhi sono puntati sul voto della prossima settimana all’Europarlamento sulla tassonomia. La Francia ha spinto perché il nu

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