- Nella storia i progressi del lavoro, frutto di lotte, sono stati resi possibili dalla crescita della produttività. E a loro volta spesso hanno alimentato la produttività, in un circolo virtuoso.
- L’Italia invece negli ultimi decenni si trova imprigionata in un circolo negativo di bassi salari, bassa produttività ed emigrazione di cervelli.
- Per spezzarlo, occorre tornare a dare dignità e voce al lavoro: adeguando le retribuzioni all’inflazione e con una legge sulla rappresentanza; con il salario minimo e la cogestione, che in Germania hanno contribuito a migliorare la produttività.
Il 1 maggio 1867, a Chicago, entra in vigore la prima legge che riduce la giornata lavorativa a 8 ore (per sei giorni). Le radici e le ragioni di questa festa sono qui: nella battaglia per dare dignità al lavoro. È stata una battaglia lunga: in Italia la settimana lavorativa di 40 ore, 8 al giorno con due di ferie, per gli operai è arrivata solo nel 1969, con l’Autunno caldo. Eppure, nel tempo quelle che sembravano conquiste utopiche, sono diventate realtà: è stato proibito il lavoro minorile,


