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La produzione di carne è aumentata ma per le Nazioni unite le emissioni non sono un problema

Un gruppo di associazioni - tra cui Terra!, Greenpeace, Wwf, Lipu e Isde – che hanno lanciato una proposta di moratoria per gli allevamenti intensivi. Il ragionamento è semplice e, aggiungo, di buon senso: prendiamoci del tempo per discutere e capire quale futuro debba avere il settore zootecnico, nel frattempo fermiamo i motori, cioè smettiamo di costruire altri allevamenti intensivi

Nei primi due decenni di questo secolo è già successo di tutto. Sarà, forse, per questa ragione che non ci siamo accorti che la produzione globale di carne è aumentata del 39 per cento. Un numero davvero impressionante ma passato del tutto inosservato. Eppure dovrebbe preoccuparci se pensiamo che i rutti delle vacche, i liquami, la deforestazione per fare spazio ai pascoli, sono gli ingredienti principali delle emissioni di CO2 del settore agricolo. Settore che, è bene ricordarlo, contribuisce

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