- La composizione finale del governo Draghi, con le nomine dei sottosegretari, e alcun piccoli ma significativi episodi indicano che il suo baricentro si è inclinato verso destra.
- Di fronte a Pd e a 5 stelle ancora tramortiti per il naufragio del governo Conte e in preda a convulsioni interne, berlusconiani e leghisti si muovono con il passo dei vincitori.
- La politica ha già ripreso il suo posto. E ha i colori verde e azzurro.
La composizione finale del governo Draghi, con le nomine dei sottosegretari, e alcun piccoli ma significativi elementi indicano che il suo baricentro si è inclinato verso destra. Più che un governo di “rinascita nazionale” assistiamo al ritorno dei guastatori, di chi ci aveva portato sull’orlo del disastro finanziario nel 2011 - berlusconiani e leghisti - e di chi ci aveva allontanato dall’Europa, Matteo Salvini nel governo gialloverde. Poi, vi sono presenze imbarazzanti in un governo “di alt


