A volte sono i singoli esseri umani a comportarsi in modo istintivo, incapaci di valutare le conseguenze delle proprie azioni. A volte sono le collettività e i governi, anche quelli guidati da persone all’apparenza fredde e raziocinanti come Angela Merkel, Emmanuel Macron e Mario Draghi. 

Mezza Europa sospende l’utilizzo del vaccino AstraZeneca per il sospetto che possa causare trombosi.

La sospensione viene presentata come «precauzionale» nell’attesa che l’Ema, l’autorità europea, si pronunci. Peccato che l’Ema abbia detto ancora ieri che sta facendo verifiche, che non ha evidenza alcuna di pericolosità e che «i benefici nell’uso del vaccino AstraZeneca nel prevenire il Covid-19, con i suoi rischi associati di ospedalizzazione e morte, sono maggiori dei rischi di effetti collaterali». 

Tradotto: sulla base delle evidenze disponibili ora, ammazzerà molte più persone la scelta di sospendere la vaccinazione che i possibili e al momento non dimostrati effetti collaterali imprevisti. Il danno alla credibilità delle campagne vaccinali è poi incalcolabile. 

Possiamo affermare che AstraZeneca sia sicuro? Sulla base delle evidenze disponibili sì.

Abbandonare da un giorno all’altro tutte le procedure consolidate di valutazione del rischio per sostituirle con evidenza aneddotica (tizio è stato male dopo il vaccino, quindi è colpa del vaccino) significa abdicare a ogni razionalità proprio nel momento in cui questa è più importante.

Nel caso italiano, poi, i comportamenti delle autorità sono assai più inquietanti dei rischi dovuti ad AstraZeneca.

Prima Il governo Draghi impone un lockdown per accelerare una campagna vaccinale basata su AstraZeneca, poi l’agenzia del farmaco Aifa rassicura che la psicosi cavalcata da media e pm è infondata e infine, da un giorno all’altro, sospende il vaccino sulla base di valutazioni politiche e non scientifiche. E gli italiani dovrebbero fidarsi?  

Se il presidente dell’Aifa Giorgio Palù volesse salvare la credibilità residua dell’istituzione dovrebbe dimettersi: o ha sbagliato a rassicurare, o ha sbagliato a cedere alle pressioni della politica. 

Il vero effetto collaterale del vaccino è aver dimostrato l’incapacità della nostra classe dirigente di saper ponderare i rischi.

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