Dopo le manifestazioni di Roma

La storia ha già condannato il fascismo. Ora non facciamo gli stessi errori

  • Quello che è accaduto a Roma è sicuramente un salto di qualità del neofascismo italiano, anche se in precedenza non sono mancati episodi anche più aggressivi, come lo stragismo neofascista a cavallo tra gli anni Sessanta e Ottanta.
  • L’azione di sabato scorso è stata sapientemente preordinata, si è convogliata la forte rabbia dovuta al green pass per colpire una nemico primogenito del fascismo, un simbolo dalla democrazia e dell’antifascismo, il movimento dei lavoratori e la sua rappresentanza.
  • Le assonanze di oggi con gli anni del ventennio non mancano: un diffuso disagio sociale ed economico, un fronte antifascista indebolito, una zona grigia molto ampia tra la popolazione, un antiscientismo dilagante tra No-Vax e cospirazionisti di varia natura.

Quello che è accaduto a Roma è sicuramente un salto di qualità del neofascismo italiano, anche se in precedenza non sono mancati episodi anche più aggressivi, come lo stragismo neofascista a cavallo tra gli anni Sessanta e Ottanta. Quello che oggi salta all’occhio è che quest’operazione sia stata fatta in maniera sfacciatamente aperta, frutto di uno sdoganamento del fascismo che continua da oltre vent’anni. Un evento che richiama, anche se con notevoli differenze, un altro accadimento senza pre

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