- Il neo-segretario di stato americano – Antony Blinken – ha intrapreso un tour asiatico che l’ha condotto in Giappone e Corea del Sud, prima di incontrare la delegazione cinese in Alaska.
- Con gli alleati asiatici Blinken ha parlato della necessità di costruire un fronte unito in grado di controbilanciare l’“aggressività” di Pechino nella regione, con particolare riferimento al Mar Cinese Meridionale ed allo stretto di Taiwan.
- Blinken ha accusato la Cina di mettere a repentaglio la stabilità del sistema internazionale basato sul rispetto generalizzato di una serie di regole condivise, mentre Yang ha criticato in maniera sprezzante lo strapotere militare ed economico statunitense
Che l’atteso incontro – il primo dell’era Biden – tra le diplomazie americana e cinese non sarebbe stato sufficiente a superare anni – quelli della presidenza Trump – carichi di tensioni e reciproche incomprensioni era lecito aspettarselo; che il clima del meeting raggiungesse però una temperatura glaciale, addirittura maggiore dei meno quindici gradi di Anchorage, in Alaska, luogo dell’incontro, era forse impossibile da prevedere. Rinsaldare le alleanze Prima di giungere in Alaska, il neo-



