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La vera posta in gioco con la riforma costituzionale

Il silenzio del Quirinale appare rispettoso dell'autonomia e delle prerogative delle forze politiche, ma è anche una sospensione di giudizio, un'attesa, forse preoccupata. Perché la sfida toccherebbe anche il presidente, la persona di Mattarella e il suo ufficio, se venissero oggettivamente indeboliti i poteri del capo dello Stato

«La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale», recita l'articolo 139 della Costituzione che domani festeggia i 76 anni, essendo entrata in vigore il primo gennaio 1948. Si può interpretare la disposizione in senso restrittivo, letterale: dalla Repubblica non si torna indietro, non ci sarà la restaurazione di una monarchia, non almeno con la procedura di revisione stabilita dall'articolo 138 della stessa Costituzione». «Oppure chiedersi cosa sia nel concreto la forma

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