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Le banche sono a rischio, ma pensano ancora ai dividendi

LaPresse
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  • Andrea Enria, a capo della vigilanza dela Bce, invita alla prudenza. Per una banca esposta al rischio di "incagli" significa riconoscere subito le difficoltà del cliente e accantonare riserve per fronteggiare le perdite sui crediti ammalorati.
  • Le banche devono fare quello che non hanno fatto dopo la crisi iniziata nel 2007-2008: hanno buttato la polvere sotto il tappeto e alla fine ne sono saltate un bel po'.
  • Enria ha paura che ne salti qualcun'altra per il Covid, e per questo ha vietato di distribuire dividendi per far affluire i profitti nelle riserve.

Le banche italiane mordono il freno e a dispetto dell'emergenza Covid vogliono ricominciare a distribuire i dividendi agli azionisti. Francesco Profumo, presidente delle Fondazioni bancarie, le azioniste delle banche, dice che il blocco dei dividendi «rischia di mettere seriamente in difficoltà molte Fondazioni». Il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco risponde con parole arcane il cui senso è traducibile in «datevi una calmata». Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri si alline

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