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Le deboli premesse dell’indagine della Cei sugli abusi nel clero

  • Federica Tourn ha descritto su questo giornale i contenuti della proposta che il nuovo presidente della Cei ha avanzato per conoscere meglio e contrastare il fenomeno degli abusi commessi dai membri del clero cattolico.
  • Quello che appare chiaro sin da ora è che la. proposta italiana è quanto di più lontano si possa immaginare dalle commissioni indipendenti costituite in altri paesi europei e negli Stati Uniti.
  • Per come è stata presentata, l’intervento sugli abusi della chiesa italiana assomiglia più a una burocratica raccolta interna di dati che alla grande operazione culturale e politica che servirebbe al cattolicesimo italiano per rilanciarsi. Speriamo di essere smentiti.

Federica Tourn ha descritto su questo giornale i contenuti della proposta che il nuovo presidente della Cei ha avanzato per conoscere meglio e contrastare il fenomeno degli abusi commessi dai membri del clero cattolico. Le novità più significative sono rappresentate da un report nazionale annuale (che verrà analizzato da un «centro accademico di ricerca» di cui non è stata rivelata l’identità) e da un’analisi dei casi di preti abusatori depositati negli ultimi vent’anni presso la Congregazione

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