- Tre città, tre strategie, una ricetta: evaporazione del Pd.
- Bologna: le primarie di coalizione prima che si faccia la coalizione (che resta indigesta a tutti e non vi è certezza che chi le vincerà riceverà i voti della parte sconfitta).
- Rimini: la successione è monarchica e non tollera primarie, il Pd è irrilevante.
- Roma: primarie inutili visto che la coalizione non c’è e il Pd ha un suo candidato non contestato.
Le primarie sono una scelta imprudente se fatte per ottenere quello che non c’è: unità di volere del partito. E rischiano di trasformare un patito liquido in una massa gassosa. La cautela è doverosa. Ma il Pd pasticcia. Lo dimostra la cronaca di tre città esemplari: Bologna, Rimini, Roma. Appena eletto segretario, Enrico Letta fa una mossa decisa: chiede e ottiene che i capigruppo Pd a Camera e Senato siano donne. Non si è ancora chetata la polemica con i renziani nel Pd che Matteo Renzi fa u



