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Le regioni sono un errore storico da correggere

LaPresse
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  • Il conflitto tra potere centrale e poteri regionali a cui stiamo assistendo in queste ore è la conseguenza di una frammentazione della catena decisionale.
  • L’idea era di coinvolgere nella gestione della crisi sanitaria le forze politiche di opposizione che guidano le regioni più ricche del Nord.
  • Poiché le forze politiche di opposizione non si lasciavano coinvolgere in parlamento o a Roma, si è pensato di coinvolgere nelle regioni, aumentandone i poteri. Il risultato non è stato brillante, anzi.

L’Italia non è uno Stato federale come la Svizzera o la Germania, come gli Stati Uniti d’America o il Canada, ma durante tutta la gestione della pandemia ci si è comportati  come se lo fosse, affidando alle regioni funzioni mai assegnati nel passato. Nel nostro Paese è in vigore solo un regionalismo “rafforzato”, con alcuni poteri delegati che non configurano però “stati autonomi”. Insomma, le regioni-stato sono un’invenzione dei loro presidenti, non un’interpretazione della nostra Costituzione

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