- FdI e Lega, vincitori predestinati fino all’altro giorno, sono caduti per due motivi. Il primo rimanda al profilo e all’azione del governo e in particolare del presidente del Consiglio Mario Draghi.
- L’approccio di Draghi ha smontato le basi su cui FdI e Lega hanno costruito il loro consenso. E ha reso fastidioso il loro vociare contro il green pass in nome della “libertà”.
- Il secondo ostacolo, imprevisto, è rappresentato dal rafforzamento della leadership di Enrico Letta. In questi mesi il segretario ha convinto anche i riottosi a sostenere il governo.
I risultati delle elezioni amministrative non si traducono automaticamente in voti alle elezioni politiche. Il risveglio dalle illusioni può essere amaro per chi ha vinto a mani basse nelle grandi città. Soprattutto quando vi è stata una astensione così alta che certamente non si ripresenterà per il rinnovo del parlamento. Detto questo, domenica si è avuta la conferma di un cambio di atmosfera. Il populismo sovranista nei suoi diversi colori, verde e nero, ha perso spinta. Anche chi ha avuto



