E quindi ci siamo: a gennaio 2021 parte ufficialmente la Lotteria degli Scontrini. Quella ufficiale dell'Agenzia delle dogane e monopoli, non quella del “chissà se mi fanno lo scontrino” che ognuno di noi vive ogni giorno alla cassa del bar (spoiler: non te lo fanno).

E proprio per sconfiggere la piaga dell'evasione fiscale si è pensato di utilizzare la piaga del gioco d'azzardo, in un intrigante approccio omeopatico che in tempi di no-vax nel bel mezzo di una pandemia fa molto performance situazionista o racconto di Dino Buzzati.

Ma non bisogna essere prevenuti, cose del genere le fanno da anni anche in altri paesi europei: in Portogallo la risposta è stata entusiasta, ma lì hanno depenalizzato la droga.

Come funziona questa lotteria?

Semplice: invece di sperperare tutto al videopoker adesso potremo comodamente nascondere la ludopatia ai nostri cari spendendo in normali compere dal salumiere, pretendendo però scontrini col codice e sperando che quel codice venga estratto vincendo fino a 5 milioni di euro.

Serve solo trovare una buona scusa per quei trecento euro di affettati portati ogni giorno a casa ed è fatta: nel caso inventatevi una torrida liaison col pizzicagnolo, come Pina Fantozzi col fornaio Cecco.

Ma non fatevi troppe illusioni, il gioco d'azzardo non paga: il sistema andrà in tilt dopo due giorni, quando si scoprirà che il primo vincitore ha preteso lo scontrino spendendo redditi di cittadinanza che non gli spettavano, soldi guadagnati in nero o la pensione della nonna morta da anni.

Perché la fortuna è cieca ma gli italiani purtroppo ci vedono sempre benissimo.

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