- La risposta dell’Europa alla più grave crisi dalla seconda guerra mondiale è stata finora inadeguata. Ma in due campi, fra loro correlati, si può ancora rimediare.
- Innanzitutto occorre il blocco totale degli acquisti di petrolio e di gas: farà più male a Putin che a noi e potrebbe spingerlo a fermarsi.
- Assieme all’embargo totale, è necessaria una politica comune europea, con eurobond strutturali, per la difesa, per la transizione energetica e la protezione sociale. Consentirebbe fra l’altro di avere più risorse da destinare alle fasce più deboli, per affrontare la crisi sociale ed economica.
Quando in futuro guarderemo indietro a quello che sta succedendo, dovremo chiederci: le classi dirigenti europee sono state all’altezza? In che modo abbiamo affrontato la crisi più drammatica per il nostro continente dai tempi della seconda guerra mondiale? Il valore di una classe dirigente, ma forse ormai quello di un’intera civiltà, si misura proprio in momenti come questo. Sono i tornanti decisivi. La risposta a oggi non è positiva. Certo poteva andare peggio. Nelle sanzioni potevamo muove



