- A dieci anni dalla famosa lettera della Bce, firmata anche dalla Banca d’Italia, quell’episodio cruciale continua a suscitare polemiche, ma un’analisi equilibrata della crisi dello spread nel 2011 è necessaria per gestire la reazione alla crisi da Covid.
- Quella lettera fu un colpo di stato “neanche tanto dolce”, come ha detto a Domani l’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti?
- Oppure fu l’ultima occasione di rimettere il paese su binario della crescita? E quali lezioni ne dobbiamo trarre oggi?
A dieci anni dalla famosa lettera della Bce, firmata anche dalla Banca d’Italia, quell’episodio cruciale continua a suscitare polemiche, ma un’analisi equilibrata della crisi dello spread nel 2011 è necessaria per gestire la reazione alla crisi da Covid. I fatti sono noti: il 5 agosto 2011 la Bce di Jean-Claude Trichet manda una lettera al governo italiano guidato da Silvio Berlusconi firmata anche da Mario Draghi, all’epoca ancora in Banca d’Italia ma in procinto di trasferirsi alla Bce. Q



