- Le dimissioni di Jens Weidmann dalla guida della Bundesbnak, la banca centrale tedesca, segnano la fine di un’epoca al pari delle elezioni che hanno chiuso il ciclo politico di Angela Merkel.
- L’Europa indebitata del Recovery Plan finanziato dagli eurobond, degli acquisti diretti dei titoli di Stato di paesi ormai dipendenti dalle banche centrali per la solvibilità, non è più la sua.
- Soprattutto quando il cancelliere sarà Olaf Scholz, socialdemocratico, un po’ più flessibile di Angela Merkel in campo fiscale e monetario.
Le dimissioni di Jens Weidmann dalla guida della Bundesbnak, la banca centrale tedesca, segnano la fine di un’epoca al pari delle elezioni che hanno chiuso il ciclo politico di Angela Merkel. E sono una notizia europea, molto più che tedesca, perché la Bundesbank ha sempre rappresentato il principale ostacolo alle politiche straordinarie della Bce delle quali, nella crisi dell’euro e poi in quella Covid, l’Italia è stata la principale beneficiaria. Il 53enne Weidmann ha annunciato le sue dimi



