- Non può esistere un catalogo chiuso di diritti: le nuove pretese emancipatorie che la società produce nel tempo vanno adeguatamente tutelate.
- Libertà religiosa e altri diritti vengono continuamente in conflitto: compito del decisore è trovare il migliore bilanciamento tra di essi.
- La strada per uscire dal conflitto è un processo di maturazione della religione che arrivi a «mettere in conto ragionevolmente la permanenza di un dissenso».
Non è passato inosservato quel riferimento della presidente Meloni, nel videomessaggio sulla libertà religiosa di qualche giorno fa, alle «sedicenti nuove libertà o diritti». A parte la scelta lessicale forse di cattivo gusto che strizza l’occhio al pubblico più reazionario – ma d’altra parte non c’era da aspettarsi diversamente –, Meloni tocca (e tocca male) un punto ad altissima densità, pieno di implicazioni teoriche e pratiche. E tra queste, due forse meritano un’attenzione particolare.



