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L’idea stupida di trasformare una donna stuprata in colpevole

Nel 1979 Rai 2 mandò in onda un documentario dal titolo “Processo per stupro”, che racconta il processo per violenza carnale di una ragazza, celebrato a Latina. Illustrazione di Marilena Nardi
Nel 1979 Rai 2 mandò in onda un documentario dal titolo “Processo per stupro”, che racconta il processo per violenza carnale di una ragazza, celebrato a Latina. Illustrazione di Marilena Nardi
  • Nel 1979 la Rai mandò in onda il documentario “Processo per stupro” che seguiva il processo per violenza carnale ai danni di una diciottenne di Latina. Per la prima volta l’Italia scoprì cos’era un processo penale e come, nel corso delle udienze, i ruoli di vittima e imputati lentamente si invertivano.
  • A quarant’anni di distanza, nulla è cambiato. C’è ancora chi processa la vittima per le sue frequentazioni, per come si veste e per come si comporta. Nel 1979, l’avvocato degli imputati disse: «Se questa ragazza si fosse stata a casa non si sarebbe verificato niente».
  • Un certo modo di raccontare la violenza sessuale provoca questo: autoassoluzione dello stupratore, convinzione della vittima di aver indotto la violenza. 

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