dopo la mediazione sulla riforma

L’incognita per Draghi è l’atteggiamento del M5s dopo il rilancio di Conte

  • L’assertività della ministra della Gustizia Marta Cartabia si è infranta contro l’intransigenza dei Cinque stelle che volevano una serie di modifiche. Inevitabilmente, da una parte e dall’altra si minimizzano o si enfatizzano i cambiamenti apportati al testo originale.
  • Il buon andamento di un governo dipende dalla garanzia di un sostegno convinto dei partiti che compongono la maggioranza. Quando i rapporti nella coalizione si incrinano, come abbiamo visto nell’inverno scorso con gli strappi di Italia viva nei confronti del Conte II, il governo perde di efficacia. E finisce anche per perdere la fiducia.
  • Si profila un rischio simile per Draghi?

L’assertività della ministra della Gustizia Marta Cartabia – «il ddl sulla giustizia penale non si tocca» – si è infranta contro l’intransigenza dei Cinque stelle che volevano una serie di modifiche. Inevitabilmente, da una parte e dall’altra si minimizzano o si enfatizzano i cambiamenti apportati al testo originale. Ciò che tuttavia è indubitabile è che il testo è stato cambiato. E per farlo ci sono volete lunghe ore di trattativa, concludendo il Consiglio dei ministri a notte fonda come ai te

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