- L’Università di Torino ha destinato borse di studio a studenti e studentesse provenienti dall’Ucraina, nonché ad altri che si trovino in grave situazione di difficoltà economica a causa della guerra, dando priorità a cittadini russi e bielorussi. Questa sorta di equiparazione ha suscitato le proteste del console onorario dell'Ucraina in Piemonte.
- Uno studente non sceglie dove nascere, e nascere in un Paese aggressore non può essere una colpa tale da privarlo del diritto allo studio nel Paese ove si trova.
- La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo afferma che l’istruzione deve rafforzare il «rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali» e promuovere «la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le nazioni, i gruppi razziali e religiosi», nonché «il mantenimento della pace». Precludere questa possibilità ai giovani russi è poco lungimirante.
L’istruzione promuove il rispetto dei diritti umani e delle libertà. Anche per gli studenti russi
28 aprile 2022 • 17:48Aggiornato, 29 aprile 2022 • 23:34