I problemi del nostro paese, purtroppo, appaiono profondi e datati. Ciò nonostante vecchi e nuovi stereotipi hanno ripreso vita per descrivere un’Italia che, nei momenti di difficoltà, sa ritrovare le energie giuste per risollevarsi. Ma non è così, serve un cambiamento
Per anni, che l’Italia crescesse meno dei maggiori paesi europei è stato visto come il segno di un declino inesorabile. Così, ora accade che, ogniqualvolta lo “zero virgola” ci avvicina agli altri, si afferma che no, non siamo finiti. Fino ad affermare che, se ricalcolassimo il Pil tenendo conto di taluni fattori strutturali sottostimati, l’andamento dell’economia italiana non risulterebbe troppo dissimile da quello di Francia e Germania (Innocenzo Cipolletta e Sergio De Nardis su Domani). Certo



