- L’aneddotica, il caso singolo, la dichiarazione dell’albergatore se non dell’imprenditore che ha cominciato da cameriere e adesso possiede una catena di hotel e una mezza dozzina di yacht, è ormai un genere a sé che serve a raccontare la crisi più grande che c’è in Italia in termini folkloristici.
- La crisi più grande che c’è in Italia è quella che mette insieme il mondo della scuola con quello del lavoro.
- Dentro questa crisi ci sono tutte le altre: i salari bassissimi, la dispersione scolastica, la fuga dei cervelli, la perdita della cultura del lavoro, l’impoverimento della cultura della produzione…
Il dibattito – possiamo dire, la chiacchiera – intorno ai lavoretti estivi fatti da ragazzi o alla mancanza di personale stagionale (anche quello ovviamente composto da under 25 se non under 18) è diventato subito un giochino. L’aneddotica, il caso singolo, la dichiarazione dell’albergatore se non dell’imprenditore che ha cominciato da cameriere e adesso possiede una catena di hotel e una mezza dozzina di yacht, è ormai un genere a sé che serve a raccontare la crisi più grande che c’è in Ital



