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Lo scioglimento delle Camere è l’atto finale della crisi del parlamento

Foto Giuseppe Lami/Pool Ansa/LaPresse21-07-2022 Roma - ItaliaPoliticaIl Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Palazzo del Quirinale durante le comunicazioni dopo le dimissioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi.Italian President Sergio Mattarella at the Quirinale Palace during communications after the resignation of Prime Minister Mario Draghi, in Rome, Italy, 21 July 2022. Giuseppe Lami/Pool Ansa/LaPresse
Foto Giuseppe Lami/Pool Ansa/LaPresse21-07-2022 Roma - ItaliaPoliticaIl Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Palazzo del Quirinale durante le comunicazioni dopo le dimissioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi.Italian President Sergio Mattarella at the Quirinale Palace during communications after the resignation of Prime Minister Mario Draghi, in Rome, Italy, 21 July 2022. Giuseppe Lami/Pool Ansa/LaPresse
  • La scelta del Presidente Mattarella di sciogliere le Camere dopo il voto di mercoledì in Senato, senza verificare attraverso le consultazioni la possibilità di formare un nuovo governo, rappresenta, quindi, una importante novità.
  • Dal 1948 ad oggi numerosi sono stati gli scioglimenti anticipati: da quelli tecnici a quelli anti-referendum a quelli “tradizionali” conseguenti alla fine del rapporto di fiducia Parlamento-governo
  • Pertini fu il primo, nel 1983, a motivare l’atto di scioglimento perchè era contrario e riteneva lo sciogilmento “un trauma”. Da allora lo scioglimento è sempre stata l’extrema ratio: ora questa prassi viene meno. 

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