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L’occidente di fronte alla guerra: il pericolo è Vladimir Putin non la “cancel culture”

  • Vladimir Putin ha accusato la macchina culturale dell’occidente di «cancellare» ogni contenuto scomodo o non conforme ai desideri degli ambienti progressisti, come è stato il caso di JK Rowling, ostracizzata «solo perché non soddisfaceva le richieste dei diritti di genere».
  • Se l’obiettivo del Cremlino è smascherare l’ipocrisia dell’occidente democratico, è facile replicare notando che la virulenza dei dibattiti in casi simili a quello di Rowling è essa stessa il segno di una libertà d’espressione, pur imperfetta, ma che non ha oggi uguali in Russia. 
  • È bene, quindi, non cadere nella trappola di Putin. Ancor meglio sarebbe decidersi ad abbandonare un’etichetta, cancel culture, che funziona come un significante vuoto, privo di alcun significato definito. I veri pericoli per la nostra libertà, nel mondo reale, sono altrove.

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