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L’occidente guarda impotente la nuova repressione del regime di Lukashenko

  • Dallo scorso 9 agosto i cortei di protesta in Bielorussia si sono svolti ininterrottamente ogni settimana per le strade delle città. In cinque mesi si stimano gli arresti di oltre 30mila persone tra cui 336 giornalisti e 60 casi di violenza.
  • A oggi sembra che la riforma della Costituzione, entrata in vigore nel 1994 e già modificata due volte per consentire a Lukashenko di ricandidarsi alla presidenza, sia la principale questione nell’agenda politica del paese.
  • Su questo punto l’oppositrice Tatjana Tichnovskaja sui canali social ha affermato che il progetto costituzionale è un tentativo di Lukashenko di decidere il futuro del paese, ma è inaccettabile che si possa ripresentare alle prossime elezioni.

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