il vincitore sconfitto

Macron può ancora vincere, ma il suo populismo centrista ha già fallito

  • La vittoria di Macron, se raggiunta, dovrebbe più alla contingenza tragica della guerra che alla sua popolarità. È ricordato come il presidente che ha avviato politiche verdi con aumenti delle accise sulla benzina, una scelta che ha danneggiato le classi lavoratrici e di ceto medio-basso e compromesso la diffusione della cultura ecologica tra i ceti popolari. 
  • Ma benché necessaria, la sua vittoria sarebbe anche come quella di Pirro, nel senso che l’adagio après moi le deluge non sarebbe più spendibile.
  • La sua En Marche è stata un marchio pubblicitario che ha in parte provocato e in parte nascosto la liquefazione dei partiti, in primis quello socialista che ha ottenuto il due per cento al primo turno di domenica scorsa.

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