- La vittoria di Macron, se raggiunta, dovrebbe più alla contingenza tragica della guerra che alla sua popolarità. È ricordato come il presidente che ha avviato politiche verdi con aumenti delle accise sulla benzina, una scelta che ha danneggiato le classi lavoratrici e di ceto medio-basso e compromesso la diffusione della cultura ecologica tra i ceti popolari.
- Ma benché necessaria, la sua vittoria sarebbe anche come quella di Pirro, nel senso che l’adagio après moi le deluge non sarebbe più spendibile.
- La sua En Marche è stata un marchio pubblicitario che ha in parte provocato e in parte nascosto la liquefazione dei partiti, in primis quello socialista che ha ottenuto il due per cento al primo turno di domenica scorsa.
Macron può ancora vincere, ma il suo populismo centrista ha già fallito
13 aprile 2022 • 23:00