- C’è un passaggio del discorso di Draghi in Senato, mercoledì scorso, che rappresenta un clamoroso errore: quando il Presidente, guardando i senatori, ha rivendicato di essere in quell’Aula “solo perché gli italiani lo hanno chiesto”
- A partire dagli anni ‘90, quando un governo è entrato in crisi ci sono sempre state mobilitazioni di piazza per sostenere il Presidente uscente e invitare il Parlamento a confermare la fiducia: dai groupies berlusoniani alle manifestazioni pro-Conte in piena pandemia.
- L’idea del “popolo” che chiede al potente di turno di decidere in un certo modo e il potente lo asseconda, al di fuori delle procedure definite dal sistema costituzionale, è naturalmente una idea antidemocratica.
C’è un passaggio del discorso di Draghi in Senato, mercoledì scorso, che sarà ricordato negli anni: quando il presidente, guardando i senatori, ha rivendicato di essere in quell’aula «solo perché gli italiani lo hanno chiesto» con una mobilitazione «da parte di cittadini, associazioni, territori a favore della prosecuzione del Governo senza precedenti e impossibile da ignorare». Questo passaggio è un clamoroso errore, per due motivi. Il primo perché è una affermazione priva di fondamento; il



