la successione inesistente

Perché Draghi non può essere l’erede di Merkel alla guida dell’Europa

  • Sulle riflessioni intorno alla fine dell’èra di Angela Merkel, leader di imparagonabile autorevolezza e longevità istituzionale, si è innestata una voce: l’erede di Merkel nel ruolo di guida de facto dell’Unione europea non potrà essere altri che Mario Draghi.
  • Si tratta di una tesi molto interessante che non ha alcun fondamento nella realtà, per almeno due ragioni. La prima è che Merkel non ha mai voluto davvero essere la leader dell’Europa.
  • La seconda ragione è strutturale. Si possono scrivere trattati raffinatissimi sulle innegabili doti personali di Merkel, ma rimane il fatto che l’origine ultima del suo potere va cercata nelle condizioni strutturali del paese che ha guidato.

Sulle riflessioni intorno alla fine dell’èra di Angela Merkel, leader di imparagonabile autorevolezza e longevità istituzionale, si è innestata una voce: l’erede di Merkel nel ruolo di guida de facto dell’Unione europea non potrà essere altri che Mario Draghi. La suggestione è stata raccolta e rilanciata con particolare zelo dalla stampa estera. Da ultimo Andreas Kluth, già direttore di Handelsblatt, ha spiegato su Bloomberg View le ragioni per cui il passaggio di consegne dell’euroleadership è

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