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Meglio la democrazia delle notizie che quella del like

  • «Sei una prostituta, di quelle con la sifilide», scrive una certa Michela Santini, 24 follower su Twitter: non le sono piaciuti i nostri articoli sul caso di Matteo Renzi.
  • La nostra idea di democrazia si è banalizzata al punto da ridursi al momento delle elezioni, ma ci sono molti altri modi di essere cittadini.
  • Ma leggere quelle notizie e valutarle in modo autonomo e, magari, meditato è un atto di cittadinanza e di partecipazione democratica che tutti possono compiere quotidianamente, con un impatto positivo sulla collettività. E perfino sulla politica.

«Sei una prostituta, di quelle con la sifilide», scrive una certa Michela Santini, 24 follower su Twitter: non le sono piaciuti i nostri articoli sul caso di Matteo Renzi consulente del regime saudita in piena crisi di governo. Gli insulti sono tanti, le dimostrazioni di sostegno anche. Entrambe le reazioni ci dicono qualcosa su come vengono visti i media in questa fase. Per decenni i giornali hanno inseguito il lettore generalista, come i partiti cercavano il consenso dell’elettore mediano,

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