- Meloni dice che il diritto ad emigrare è ipotetico e invece il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore è reale.
- In realtà, questi due diritti stanno insieme, molto più di quanto Meloni immagini e di quanto membri della sua maggioranza e presumibilmente i suoi elettori sarebbero disposti a concedere.
- Se i migranti sono costretti ad emigrare, la loro scelta non può essere irresponsabile: è l’unica cosa che potevano fare. Inoltre, se si tratta di migrazione forzosa, la distinzione consueta fra migranti e rifugiati cade o si attenua molto.
In parlamento, Giorgia Meloni ha affermato che, «prima di ogni ipotetico diritto a emigrare, ogni essere umano ha il diritto di non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore». Queste parole sembrano un passo avanti nella riflessione personale di Meloni (almeno in quella che si evince dalle sue posizioni pubbliche) e nella discussione della destra. Anche se forse è un passo anche più avanti di quanto Meloni stessa non vorrebbe ammettere, immagino. O forse non è affatto un passo a



