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“Servitor di due padroni”: Meloni come Arlecchino

La premier si ritrova tra l’incudine della fedeltà sovranista all’amico Donald, e il martello dell’ interesse nazionale che la lega ai suoi vicini: è la geopolitica bellezza

Anteponendo l’ideologia all’interesse nazionale e alla geografia, Giorgia Meloni ora annaspa, spiazzata com’è dal correre veloce degli eventi, impiccata alle parole di ieri in netta contraddizione con i fatti di oggi. E nella situazione scomoda di dover sconfessare se stessa o rinnegare il suo vate sovranista Donald Trump. Comunque vada sarà un insuccesso. Arrivata al potere, ha cercato una legittimazione americana per far dimenticare certe posture da ragazza di Colle Oppio, schierandosi con l’a

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