- Oltre al ventennale dell’euro, ricorre il trentennale della crisi del Sistema Monetario Europeo che seguì subito la firma del Trattato di Maastricht e che minacciò di far naufragare il progetto di moneta unica.
- La crisi fu dovuta ai dubbi dei mercati sul sostegno che i Parlamenti e i popoli avrebbero dato al disegno dell’euro firmato dai governi. La lezione per il futuro è di non trascurare la cura dei consensi democratici nazionali per i progetti in cantiere di maggior integrazione dell’Unione.
- Insegnamenti per il prossimo futuro vengono anche da altre due cause della crisi del 1992: la differenza fra le politiche monetarie desiderate dai Paesi che si erano impegnati per una moneta unica e le divergenze fra le loro economie reali e le loro competitività.
Quest’anno ricorre il ventennale dell’euro, ma anche il trentennale della crisi del Sistema Monetario Europeo della primavera del 1992. Lo Sme, nato nel 1979, era il sistema di cambi intereuropei fissi (con possibilità di svalutazioni e rivalutazioni concordate fra i Paesi partecipanti) che in un ventennio portò all’unificazione monetaria. La crisi del 1992 avvenne appena dopo la firma del Trattato di Maastricht che disegnava il cammino verso l’euro. Fu talmente grave da far temere il naufra



