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“Merito”, “decoro”, “umiliazione”: Valditara e le parole sbagliate per parlare di scuola

Cosa c’è che non va in ciò che il ministro dice: l’idea di una scuola punitiva, che non è in grado di garantire l’accesso universale e che non riesce a preservare la propria dignità

Consapevole delle potenzialità dello storytelling (vi ricordate la sua scuola delle “tre i”, internet, inglese, impresa, di Silvio Berlusconi?) la classe politica italiana sembra sempre più interessata a manipolare l’opinione pubblica attraverso un uso scriteriato del linguaggio. Ma se vent’anni fa il politico di turno si limitava a buttare là parole d’ordine utili solo a creare false aspettative sul futuro, oggi chi governa usa le parole per alimentare un clima di paura e di disagio. È in quest

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