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Mi sono vaccinato, è stato bello ma tutti mi davano del “tu”

  • Domenica sono andato a fare la vaccinazione nel centro vaccinale della Difesa, nella cittadella militare di Cecchignola, a Roma. L’organizzazione era di esemplare efficienza, l’unica nota stonata è che tutti mi davano del “tu”, anche se ho 37 anni.
  • Non ho nessun problema con il “tu” e non mi sono minimamente offeso per l’approccio informale, per carità, ma mi è sembrato un po’ fuori fuoco. Essere assimilato a un adolescente lusinga l’ego infantile che vive in me, ma deprime il me tutto intero, quello che deve prendere due giorni di ferie dopo una partita di calcetto.
  • Mentre pensavo alla tendenza all’infantilizzazione che si esprime anche nel linguaggio mi sono imbattuto nell’intervista su Repubblica a alla fisica Chiara Marletto, che viene chiamata nel titolo solo per nome ed è presentata come una persona alle prime armi, quando invece è una professionista strutturata di 34 anni che lavora ad altissimo livello nel suo ambito. 

Domenica sono andato a fare la vaccinazione nel centro vaccinale della Difesa, nella cittadella militare di Cecchignola, a Roma. Tutta l’operazione è stata estremamente ordinata, efficiente e cortese, dalla collocazione nell’ampio parcheggio al ritiro del certificato per la prima dose. Era evidente che tutti gli operatori sorridevano sotto la mascherina nell’amministrare l’ordinatissimo padiglione brulicante di persone ben distanziate, soprattutto ventenni e trentenni, a occhio, che si sono

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