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Nel Pd non c’è spazio per chi mette le mani sulla città

Dovremmo finalmente aver compreso che l’unico vero antidoto allo smarrire di un’etica pubblica è cambiare tutto ciò che si deve cambiare perché, alla fine, sarà su questo e non sul numero di schede nell’urna che verremo tutti giudicati

Era il 1963 e nei cinema italiani usciva il capolavoro di Francesco Rosi, Le mani sulla città. La sceneggiatura era il frutto di più mani: Rosi stesso, Enzo Provenzale, Raffaele La Capria, Enzo Forcella. La trama è quella nota, un palazzinaro corrotto, Eduardo Nottola, viene reclutato nella lista del candidato sindaco, De Angelis. Ci sono quattro minuti di pellicola, poco più, che si possono vedere su YouTube. Sono un dialogo tra un tale Balsamo, brav’uomo onesto, e De Angelis. Si svolge nella c

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