Essere leader di una destra europea molto divisa e non facilmente compattabile, come in Italia, o avvicinarsi realmente ai popolari e agli altri due alleati “innaturali” – socialisti e liberali – distanziandosi inevitabilmente dai sovranisti?
In tutto il cammino verso il voto, Giorgia Meloni è stata impegnata in una campagna volta a esaltare il suo ruolo personale. Dopo l’imposizione del marchio “Giorgia”, si è posta come madrina di una nuova Europa in grado di scaturire da una nuova coalizione e sostituire quella “innaturale” tra popolari, socialisti e liberali. Il suo punto di partenza è l’esperienza italiana, dove tutte le destre, da quella inquadrata nei popolari (Forza Italia) a quella tra i sovranisti di Identità e Democrazia (


