- Ci risiamo: torna giugno e monta il chiacchiericcio anti-Pride. Il Pride non ha più senso di esistere, si dice. Ideologia, si aggiunge: ben altri i modi, le forme, per ottenere diritti.
- Ma i Pride sono perfetti e attuali come sono, con le loro presunte carnevalate e “oscenità”, e finché ci saranno critiche e polemiche continueranno ad avere senso, perché il loro spirito è proprio quello di smentire che a un altro ordine corrisponda un disordine.
- I Pride sono luoghi itineranti protetti in cui l’immobilismo della “decenza” può essere scosso, contaminato: è stato così anche per me a volte.
Ci risiamo: torna giugno e monta il chiacchiericcio anti-Pride. Il Pride non ha più senso di esistere, si dice. Ideologia, si aggiunge: ben altri i modi, le forme, per ottenere diritti. Chi critica le parate dell’orgoglio queer, è chiaro, non ci va, non le conosce: altrimenti saprebbe che – se non ci si trova proprio gente in giacca e cravatta – i cortei sono però pieni di persone in t-shirt, polo, jeans e bermuda. Di amici e famiglie, di bambini e cani. Tantissima gente qualunque, felice di



