- La Borsa di Milano crolla del 4,6 per cento, a Wall Street l’indice Dow Jones segna -2,26, gli altri indici europei segnano ribassi tra il 3 e il 4 per cento.
- Ci sono molti commenti rassicuranti che cercano di ridimensionare quello che è successo: non una catastrofe ma un sobbalzo emotivo sulla via della grande ripresa post-pandemia.
- Ma questo tentativo di ridimensionare la volatilità non sembra coerente con quello che si è visto sui mercati: crollano le società che vengono più colpite dalla diffusione del virus, schizza in alto il valore di quelle che beneficiano dalla lotta al Covid.
Prima che le nostre vite fossero scandite da Amazon e dalle sue strategie di marketing, l’espressione “black Friday” evocava disastrosi crolli di borsa, non ghiotte opportunità per acquisti online appena prima della stagione natalizia. La giornata di oggi ha costruito una sintesi tra queste due accezioni: mentre milioni di consumatori compravano cuffie bluetooth e asciugatrici, i mercati mondiali precipitavano come non si vedeva da tempo: il grilletto del crollo è stata la notizia della nuova v



