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Ogni guerra ha i suoi orrori. Anche quelle “giuste”

  • Il cuore del libro è la lettera che la filosofa scrisse a Georges Bernanos, lo scrittore monarchico e filo-franchista che denunciò gli orrori della sua parte della barricata. Non rispose mai ma conservò la missiva nel portafoglio fino alla morte
  • “Quando si sa che è possibile uccidere senza rischio di castigo o biasimo, si uccide o almeno si circondano di sorrisi incoraggianti coloro che uccidono”
  • E’ il rigetto delle giustificazioni accampate nelle situazioni estreme, l’inevitabilità dell’orrore compiuto in nome del bene supremo della causa

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