È vero che un popolo può decidere di cambiare la legge del proprio paese a piacimento, quand’anche ciò andasse a danno di certi individui o di certe minoranze? La risposta è un risoluto no
Nell’Ungheria di Orbán la politica di aperta ostilità alle minoranze sessuali è divenuta materia costituzionale. Lo scorso 14 aprile il parlamento ha approvato un emendamento che conferisce vigore di legge agli sforzi del governo nel limitare i diritti e le libertà delle persone Lgbt+. Se l’impulso più immediato è quello di prendere posizione contro una politica infatuata di ideali già vecchi a metà Novecento, quanto accaduto in Ungheria va ben oltre la lotta senza quartiere al pluralismo delle



