- Elon Musk ha presentato di recente Neuralink, una tecnologia che potrebbe facilitare la risoluzione di reali problemi di salute. Per dimostrarla al pubblico, Musk ha lavorato con un maiale.
- La sperimentazione sugli animali non è una decisione che gli scienziati prendono a cuor leggero, ma quando accade diventano spesso bersagli delle rivendicazioni degli animalisti, com’è successo a Marco Tamietto e Luca Bonini.
- La politica dovrebbe eliminare i vincoli che limitano la ricerca scientifica di questo tipo: il lavoro dei due scienziati è stato già bloccato due volte da ricorsi, ma alternative non sono percorribili.
Rimbalzano sui media notizie relative al Neuralink, un’interfaccia tra cervello e computer prodotta da Elon Musk che promette di comandare dispositivi informatici “con la mente”. Non voglio entrare troppo nel merito di questa tecnologia: piuttosto mi interessa come la notizia viene recepita, digerita e riproposta dai media e infine dal pubblico. Il Neuralink è descritto in chiave positiva e miracolistica, non solo come un passo verso un’inevitabile e bellissima evoluzione dell’uomo in cyborg



