La situazione per la destra israeliana, oggi al potere, non potrebbe essere migliore: Usa condizionati e impotenti; russi fuorigioco o impegnati altrove; cinesi lontani e interessati solo all’economia. Così Tel Aviv pensa di poter modellare l’intero Medio Oriente a proprio piacimento. La mossa del presidente francese si muove in tale cotesto: pur non avendo un impatto diretto e immediato, lancia un segnale a Israele e diventa un ostacolo in potenza
Donald Trump afferma che sul riconoscimento della Palestina: «quello che fa Macron non conta». Ma tutti vedono – leader inclusi – che è lui a non contare niente sullo scenario mediorientale: Benjamin Netanyahu non lo ascolta, resta delle sue idee e decide da solo, non tenendo conto delle esigenze americane. Su Israele gli Stati Uniti non sono mai stati tanto irrilevanti quanto sotto Joe Biden e Donald Trump. Basterebbe contingentare le munizioni (missili inclusi) per farsi valere, ma non c’è il



